Da un giudizio di inaffidabilità fiscale ad un accertamento che trae spunto dalle risultanze bancarie, il passo è breve. I bassi punteggi Isa si sommano infatti alle informazioni presenti nell'anagrafe dei rapporti finanziari, influenzando così le attività di selezione ed analisi del rischio da parte dell'Agenzia delle entrate e della Guardia di Finanza. Ciò è espressamente previsto dal comma 14 dell'articolo 9-bis del dl 50/2017 (istitutivo dei nuovi indicatori) e ribadito nelle due circolari estive dell'Agenzia delle entrate dedicate ai nuovi strumenti di compliance (circolare n. 17e del 2 agosto e n. 20 del 9 settembre).
fonte Italia Oggi