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Nella Manovra 2020, la lotta all’evasione diventa “prioritario obiettivo di interesse pubblico” per il raggiungimento del quale si possono limitare i diritti dei cittadini in materia di privacy. Una disposizione del disegno di legge di Bilancio - rubricata “Analisi di rischio” - prevede espressamente l’aggiunta della “materia tributaria” fra gli “altri importanti obiettivi di interesse pubblico generale” per i quali il Codice della privacy consente la limitazione dei diritti degli interessati in materia di protezione e tutela dei loro dati personali. Con quali possibili conseguenze per i contribuenti?

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fonte Ipsoa

Attraverso la profilazione dei contribuenti (condotta comunque in forma anonima e temporanea) l'Agenzia delle entrate punta a perfezionare i controlli e aumentare dell'11% l'adeguamento agli obblighi fiscali, con un aumento di gettito stimato in oltre mezzo miliardo (529 mln di euro). Lo si desume dalla relazione tecnica del disegno di legge di Bilancio 2020, da ieri all'esame del Senato, nella parte relativa all'art. 86 (analisi di rischio).

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fonte Italia Oggi

Sono ben cinque gli articoli del decreto fiscale 2020 che si occupano di lotta al contante, introducendo misure differenziate: dalla riduzione della soglia per l’utilizzo del denaro contante (da 3.000 a 2.000 euro dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021, 1.000 euro dal 1° gennaio 2021) alla previsione di estrazioni aggiuntive alla lotteria degli scontrini per chi paga in modalità elettronica; dal credito d’imposta pari al 30% delle commissioni addebitate dagli operatori finanziari per transazioni con carta di credito, debito o prepagate, fino alle sanzioni per mancata accettazione di pagamenti con carta, ovvero in caso di rifiuto di trasmettere i dati necessari per partecipare alla lotteria degli scontrini. Nonostante nel decreto non si trovi traccia del cashback, che avrebbe dovuto essere attribuito a chi avesse preferito l’utilizzo delle carte in luogo del contante, le polemiche non accennano a placarsi.

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fonte Ipsoa

 

La flat tax mantiene l’attuale limite di ricavi/compensi di 65.000 euro e l’aliquota di tassazione del 15%, ma ripropone i limiti del precedente regime agevolato, anche se solo in parte. Potrebbero essere riassunte così le modifiche che, molto probabilmente, saranno apportate al regime forfetario con la legge di Bilancio 2020. Si tratta, quindi, di una riedizione della vecchia tassazione forfetaria, che però tiene conto di alcune importanti novità introdotte dal 1° gennaio 2019, la soglia a 65.000 euro tra le altre. Tuttavia, con i nuovi limiti, sarà inevitabile la fuoriuscita dal regime di molti soggetti che attualmente beneficiano dell’agevolazione.

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fonte Ipsoa

Compensazioni dei crediti per imposte dirette e IRAP solo dopo la presentazione della dichiarazione, modifiche al versamento delle ritenute in caso di contratto di appalto, stretta sulle frodi in materia di accise e carburanti. Sono solo alcune delle misure previste nel decreto fiscale collegato alla legge di Bilancio 2020, pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Oltre a inasprire le pene per i reati tributari, il D.L. n. 124/2019 rivede anche i limiti dell’uso del contante, introduce una disciplina sanzionatoria per chi rifiuta pagamenti elettronici e fissa al 2021 il debutto della dichiarazione IVA precompilata. Quali sono le principali novità fiscali?

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fonte Ipsoa